Per il Natale, la festa più sentita dell’anno, tutta la famiglia si riunisce a casa e, soprattutto, a tavola. I festeggiamenti iniziano la sera del 24 quando è tornato in Sabina anche chi se ne è allontanato per motivi di lavoro.
La cena della vigilia a Rieti segue lo stesso antico copione: è un menu di magro, quindi niente carni e insaccati, che comincia con un antipasto di anguilla e latterini marinati, tonno e gamberi di fiume. Subito dopo la pasta che, da queste parti, è sempre col tonno o con le alici.
E arriva il momento del re della tavola della Vigilia: il fritto. Un gigantesco piatto di prelibatezze pastellate e fritte nell’olio extravergine d’oliva sabino: filetti di baccalà, broccoli, zucchine, carciofi, cardi e mele. Per chi ha ancora spazio nello stomaco c’è poi il baccalà in agrodolce e l’anguilla cotta sulla brace; per contorno, insalata verde.
Infine, i dolci: la copeta di noci tra le foglie d’alloro, i terzetti e, per i meno tradizionalisti, torrone, panettone e pandoro: tutti accompagnati da un bicchierino di vino cotto.
I fratelli Serva volano a Stoccarda
Un'altra medaglia per il ristorante La Trota di Rivodutri dei Fratelli Serva che realizzano nel castello tedesco il menu per il matrimonio dei...
La “caponata” della mietitura a Leonessa
Nelle famiglie di Leonessa, la cittadina montana a 30 km da Rieti, durante i caldi giorni di giugno occupati a mietere e trebbiare la “caponata” era...
La Turchesa, la patata risorta
La patata turchesa deve il suo nome al colore della buccia oppure, più probabilmente, all'origine straniera (turchesa, turca). Si tratta di un...

Amici di Rieti
Sito web realizzato da Creabit