Pomodoro Corno di Toro
A cura di Anna Rita Pentuzzi

E’ made in Sabina il Pomodoro Corno di Toro.

L’uomo chiede aiuto alla natura e crea meraviglie straordinarie. E’ il caso del Pomodoro Corno di Toro, un pomodoro nato circa 50 anni fa grazie a una selezione di Adriano Rosati, un contadino di Contigliano, paese a una decina di chilometri da Rieti.

Nella forma, è simile al suo parente più famoso, il peperone a corno di toro e, come questo, ha una forma allungata che, verso la punta, si incurva leggermente, proprio a ricordare il corno di un toro, ma si tratta di un corno piccolino, di circa 15 cm. La buccia di questo pomodoro è croccante e sottile, dal colore rosso intenso come quello della polpa, che è abbastanza compatta e con pochi semi

Il Corno di Toro è uno dei cosiddetti pomodori da mensa, altrimenti detti insalatari: è meglio quindi gustarlo crudo, in insalate di tutti i tipi. Straordinario alla Caprese, insieme a una mozzarella di bufala o Fior di latte, con un filo di olio extra vergine della Sabina e una spolverata di origano fresco. 

Tutti i pomodori, e questo in particolare, sono veri concentrati di vitamine (A e C) e minerali che, insieme, svolgono un’azione concreta contro i radicali liberi, proteggendo le cellule dall’invecchiamento precoce. Il colore rosso è dato dal licopene, un carotenoide che svolge funzioni preventive contro tantissime, pericolose patologie, come il diabete e molti tumori.

Ricchissimo di acqua, questo ortaggio straordinario ha pochi zuccheri e molte fibre, aiutando concretamente la perdita di peso e il suo controllo.





Altri contenuti da Peculiarità agroalimentari

Amici di Rieti

Alla scoperta delle bellezze del reatino
Copyright © 2025 www. amicidirieti.it - Tutti i diritti sono riservati - La riproduzione è vietata.

Sito web realizzato da Creabit