A cura di Anna Rita Pentuzzi
Tutto ebbe inizio con le ricerche dell’agronomo Nazareno Strampelli che, dalla sua Cattedra di Agricoltura a Poggio Mirteto, fu attratto dal grano di produzione locale, il Rieti Originario di cui voleva correggere alcuni limiti strutturali. Dal Rieti, Strampelli arrivò a creare e produrre, nel 1923, il famoso grano Senatore Cappelli, che prese il nome da Raffaele Cappelli, il senatore pugliese che concesse a Strampelli un suo terreno per effettuare le semine sperimentali.
Il grano Senatore Cappelli, che negli ultimi anni sta subendo una riscoperta, è alla base della stragrande maggioranza dei grani attualmente prodotti in Italia. Viene prodotto con metodo biologico, indispensabile perché, incredibilmente, pesticidi e fertilizzanti lo danneggiano, facendo crescere troppo alte le spighe che, quindi, si spezzano. È facilmente digeribile, in quanto contiene poco glutine e contiene molti flavonoidi e antiossidanti. Notevole anche il suo apporto proteico.
Le Tisichelle
A cura di Anna Rita Pentuzzi e Claudia CattaniUn dolce natalizio tipico del territorio reatino. Le tisichelle sono dolci preparati con albumi...
Strampelli, un francobollo per ricordare l’uomo che rivoluzionò il grano
A cura di Anna Rita Pentuzzi e Claudia CattaniUn francobollo per un grande scienziato, Nazareno Strampelli, l’uomo che all'inizio del Novecento, con...
I tre fagioli della Sabina
Borbontino, a Pisello e Gentile. Non una, ma tre varietà di fagioli produce la Sabina, ognuna tipica di una zona. Ricchi di ferro e vitamina C, i...