L’olio sabino, il più buono del mondo
A cura di Anna Rita Pentuzzi

Color giallo oro con sfumature verdi, profumo fruttato di oliva, erba e carciofo. È l’olio extravergine di oliva della Sabina, uno degli oli più buoni e pregiati al mondo (non si contano i riconoscimenti internazionali ricevuti) che viene prodotto nei tanti uliveti e frantoi che sorgono in questa zona della provincia di Rieti che si stende verso Roma.

In questa parte del Lazio, l’esposizione a sud, il clima temperato, le caratteristiche orografiche e antichi metodi di coltura sono ideali per avere una eccellente produzione di olio d’oliva: il terreno collinare e i piccoli appezzamenti, infatti, impediscono la lavorazione intensiva e la raccolta meccanizzata ed è quindi molto diffusa la produzione biologica. 

L’olio ottenuto dalle olive della Sabina oltre a godere di una fama plurimillenaria è garantito dalla certificazione di denominazione di origine protetta. Il prodotto certificato SABINA DOP gode di tutela e protezione dalle contraffazioni su tutto il territorio dell’Unione Europea. I produttori certificati con questo marchio devono attenersi a uno specifico “disciplinare di produzione” e sottostare al controllo della Agroqualità S.p.A., appositamente incaricata dal Ministero delle politiche agricole e forestali.

L’utilizzo dell’olio d’oliva è considerato un elemento fondamentale della dieta mediterranea. Una delle principali caratteristiche è la presenza di grassi monoinsaturi e di vitamina E. Uno dei modi migliori di apprezzare le qualità tipiche dell’olio sabina Dop, è quello di usarlo a crudo per mantenere inalterate tutte le proprietà nutrizionali, oltre che apprezzarne maggiormente il suo tipico sapore e profumo.

Una curiosità: in uno dei tanti uliveti della zona, nei dintorni di Fara in Sabina, vicino alla splendida Abbazia di Farfa, si trova il più antico albero di ulivo in Europa, un albero millenario con un tronco di circa otto metri di diametro.

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