
Gli stringozzi, chiamati anche “strangozzi, strengozzi, strengozze…” sono un formato di pasta tipico della Sabina. Sono diffusi anche in Umbria e nelle Marche.
Gli stringozzi hanno una storia molto antica: in passato venivano preparati soprattutto a Natale e Carnevale, mentre oggi è possibile gustarli tutto l’anno. L’origine del nome “stringozzi” sembra derivare dalle stringhe dei calzari utilizzate nello Stato Pontificio dai rivoluzionari per strangolare i preti.
È un prodotto “povero” realizzato con farina, acqua e sale. La sfoglia è poi tagliata a strisce di circa 3/4 mm di larghezza e la lunghezza di circa 30 cm. Inizialmente gli stringozzi venivano conditi con un sugo di pomodoro piccante composto da olio di oliva, aglio, pomodoro, peperoncino e prezzemolo. Molte sono le varianti. A Rivodutri questo piatto tradizione è conosciuto e apprezzato con il sugo di carne. A Fara Sabina gli stringozzi sono realizzati con un impasto a base di uova, acqua e farina “spremuto” direttamente nell’acqua bollente. Il Comune ha ottenuto il marchio De.Co. (denominazione comunale di origine) dall’Anci Lazio quale prodotto tipico locale del Comune di Fara Sabina.
Casperia, Castel di Tora, Fara Sabina festeggiano ogni anno questa tipica specialità casalinga.

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