
Maggio 1923, anno 1, n. 1, nasce la rivista TERRA SABINA Storia-Arte-Lettere-Agricoltura-Industria-Commercio. Non è solo una rivista del territorio, ma nasce e diventa anima dello spirito della Sabina, impegnata al tempo nel rivendicare “la gloria avita” in un percorso che ha appena registrato il riavvicinamento a Roma dell’antico popolo. È del 4 marzo 1923 il Regio Decreto n. 545 “che modifica le circoscrizioni delle province di Roma e Perugia” e l’art.1 recita “Il circondario di Rieti, attualmente appartenente alla Provincia di Perugia, è aggregato alla Provincia di Roma.” È esplicita la rivista nell’enunciare il programma editoriale: “occupandosi dei problemi locali, abbia il fine di richiamare l’attenzione del pubblico e di ricordare ai Governanti che, a due passi dalla Capitale, v’ha un popolo che non vuole essere più oltre negletto, e che intende di fortemente affermarsi, protendendo tutto se stesso verso più nuove e più lucide aurore di pensiero e di opere”. E nell’enfasi dell’introduzione e dall’auspicio della “riunione della Regione Sabina a Roma già piena nella tradizione e nei fatti…” emerge un dato di rilievo: è ancora corrente il termine Sabino a partire dalla richiamata Regione Sabina, che significa il circondario di Rieti, ed è lo spesso citato Popolo Sabino a dichiarare la prevalenza del valore identitario della parola. Nel primo numero la rivista cavallerescamente saluta l’Umbria di cui il circondario di Rieti non fa più parte; “la Sabina ricorda e ricorderà sempre i legami che la strinse a quella…, per la reciproca benevolenza mostrata in tante occasioni insieme vissuti” e furono sessanta anni di vita amministrativa e politica. Va peraltro osservato che con l’unione a Roma viene meno l’aspirazione forte e combattuta di Terni di costruire una sua provincia con dentro il circondario di Rieti. La pubblicazione della rivista Terra Sabina, oltre a coprire un vuoto di rappresentanza della Sabina, è importante componente di tutta una serie di iniziative associative e istituzionali miranti alla costituzione della Provincia di Rieti. In tale contesto nacque nel 1922 l’Unione Sabina che promosse e sostenne la causa della Provincia, deliberando anche nell’assemblea del 27 novembre 1923 lo stanziamento di fondi “per contribuire alla stampa di un volume col quale si inizia l’auspicata raccolta di atti, documenti e monumenti per la storia della regione”. Interessante è annotare come i Sabini come tali avevano sempre alta considerazione anche a Roma e ne è testimonianza quanto riportato nella seduta del Consiglio Provinciale di Roma del 23 aprile 1923: “Le dimostrazioni affettuose alla Sabina. Solenne veramente fu la storica seduta tenuta dal Consiglio …. aula gremitissima, autorità, personalità, signori e signore ed abitanti della Sabina venuti dai propri paesi … All’entrata nell’aula dei Consiglieri Sabini, venne ad essi fatta una calorosissima manifestazione di simpatia e fu gridato più volte Evviva la Sabina! Il presidente Ernesto Orrei letto il decreto reale d’ annessione…manda alla gloriosa Terra Sabina un inno di affetto e di devozione”.

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