Terme di Cotilia
A cura di Claudia Cattani

A poca distanza dal borgo medievale di Castel Sant’Angelo sorgono le Terme di Cotilia anche dette Terme di Vespasiano. L’utilizzo delle acque termali di Cutilia ha inizio durante l’epoca romana, quando l’imperatore Vespasiano fece erigere una struttura termale, le cui maestose rovine sono ancora visibili nel territorio del vicino comune di Cittaducale. Questo complesso includeva una piscina dalle dimensioni di 60×24 metri. Vicino all’area archeologica, si trova il lago di Paterno, una formazione circolare che testimonia l’origine carsica della zona, alimentata da sorgenti sotterranee.

Le Terme di Cotilia erano un luogo molto rinomato durante l’epoca romana e sono menzionate da Varrone, Tito Livio, Virgilio e Seneca. Dopo un periodo di abbandono, l’attività termale fu ripresa alla fine del XIX secolo con la costruzione di una piccola struttura, che però fu danneggiata da un’alluvione pochi anni dopo la sua apertura. Negli anni Trenta del secolo scorso, venne realizzato un nuovo complesso termale, e un ulteriore impulso fu dato a partire dagli anni ’70. ricopre il ruolo per cui era nata ai tempo dei romani: la cura del corpo.

Situato all’interno di un rigoglioso parco questo luogo ricopre ancora il ruolo per cui era stato concepito ai tempi dei romani: la cura del corpo con trattamenti fango-balneoterapici, che medico con cure inalatorie e idropinicheche e riabilitazione motoria.

L’acqua termale ha diverse fonti: la Fonte del Chiosco con una temperatura di 14,5 °C e una composizione bicarbonato-solfato-alcalina-terrosa, i Nuovi Bagni con una temperatura di 15 °C e la stessa composizione, e i Vecchi Bagni, anch’essi a 15 °C e con la medesima composizione chimica.

Un luogo rigenerante ricco di storia.

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