Natura e Ambiente
A cura di Emanuela Varano
Rieti ed i comuni della sua provincia si trovano nel Centro d’Italia, chiamato Humbilicus Italiae dagli scrittori latini, zona interna a metà della penisola italica e fulcro tra tre regioni: Lazio, Abruzzo e Umbria. Questo è un viaggio virtuale tra vallate, montagne e colline, laghi e fiumi, ma anche un invito a conoscere dal vero zone misteriose ed affascinanti. Zone abitate sin dalla preistoria, conquistate poi dai romani ed infine popolate nelle varie epoche, dove la presenza dell’uomo ha plasmato il paesaggio, ma dove è ancora possibile incontrare a volte la natura originaria.
Sul paesaggio domina il monte Terminillo, con le sue foreste e con rocce che al tramonto si tingono di rosa. Altri monti delineano le varie zone del versante abruzzese e di quello sabino romano: I monti della Laga, i monti Cervia e Navegna ed il monte Tancia, su tutte le alture gli altopiani erbosi, meta della transumanza delle greggi sin dall’antichità, sono un paesaggio arcaico da scoprire. Ai piedi dei monti si estendono le colline della Sabina ammantate dalle chiome degli ulivi famosi per il pregiato olio.
La caratteristica saliente della natura qui è l’acqua nelle sue varie declinazioni: neve, acqua di fiumi e laghi, nubi e nebbia. Da Roma si vedono le cime innevate del Terminillo, la cui neve sciogliendosi alimenta i vari fiumi, tra i quali il Velino iconica immagine della città di Rieti. Nella Riserva dei laghi Lungo e Ripasottile si conserva intatta la natura originaria del Lacus Velinus, mentre i laghi artificiali del Salto e del Turano sono diventati luogo per sport acquatici. Infine le nubi, elemento utile anche per il volo a vela con base all’aeroporto di Rieti, ed in chiusura la nebbia ovattata che spesso si alza a metà mattinata dalla valle reatina.
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