Montopoli in Sabina
Montopoli in Sabina è noto come il paese dei Corsari.
Il territorio di Montopoli sorge vicino al Tevere ed ha origini antichissime dall’età del bronzo, sono stati rinvenuti reperti archeologici dalla protostoria all’età arcaica con una continuità fino al IV e III secolo a.C.
Le necropoli rinvenute sono state localizzate a Grotte Pinte con le tombe scavate nel tufo di età arcaica e nella frazione di Colonnetta dove si trova il Tumulo di San Pietro dalle grandi dimensioni (25 metri di altezza con diametro 40) al cui interno si tramanda fossero reperti in ferro e ceramica in stile orientale.
Oggi questo insediamento viene identificato con l’Orvinium di cui parlava Dionigi D’Alicarnasso nel quale abitavano gli Aborigeni, che poi divenne con gli antichi Sabini la capitale di Cures.
Nel Medioevo divenne Castellum Montis Opuli del quale conserva il mastio a pianta quadrangolare con mura di cinta e poi la ritroviamo iscritta nei manoscritti dell’Abbazia di Farfa del 1055, nel 1243 fu saccheggiata e distrutta. La rinascita avvenne in periodo delle Signorie e conserva il suo aspetto Medioevale.
A sovrastare Montopoli è la Torre Ugonesca che risale X secolo a difesa dell’Abbazia di Farfa e prende il nome dell’abate Ugo I. Da qui è possibile godere di una vista a 360 gradi sui monti: Tancia, San Pancrazio (Umbria), Terminillo, Gran Sasso, Sabini, Soratte e la Valle del Tevere.
Dello stesso periodo X-XI secolo è la Biblioteca Comunale un esempio di riqualifica mirata del 2000 dell’ Ex Chiesa di San Sebastiano in Pretoriolo.
Passeggiando per le vie del borgo incoronata dal campanile ed eretta sulle rovine del tempio pagano della deo Opi, la Chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo risalente al XII secolo e la Chiesa Santa Maria delle Grazie del 600’ dove è conservata una Madonna in trono con Bambino del 1602 di Bacciomei.

Fara in Sabina
Tra i Monti Sabini e la Valle del Tevere arroccato su Colle Buzio ha origine il borgo medioevale di Fara in Sabina. Questo territorio era abitato già dalla preistoria come deducibile dai reperti archeologici ritrovati nella zona. Un primo insediamento potrebbe risalire ad un distaccamento militare longobardo del VI secolo ove poi sorgerà nel X secolo il castello medievale.
Un primo documento risale al 1000 il nobile Leo de Fara sottoscrive un atto all’Abbazia di Farfa. Dal XII secolo l’aristocrazia locale inizia a cambiare l’assetto urbanistico con torri e case, nel Rinascimento le famiglie nobili costruiscono eleganti palazzi e nello stesso periodo vengono erette mura urbane e due porte d’accesso. Attraversando Porta Romana si accede al borgo ricco di bellissimi palazzi nobiliari quali Palazzo Orsini, Palazzo Manfredi, Palazzo Martini per giungere nella piazza principale dove primeggia il Duomo di Fara ovvero la Collegiata di S.Antonino (della scuola del Vignola), la Torre campanaria, la Cisterna ad edicola ed il Museo Civico Archeologico (Palazzo Brancaleoni). Fara è inoltre tappa del Cammino di Francesco con il Monastero delle Clarisse Eremite con il Museo del Silenzio e la Chiesa di San Giacomo.
Inoltre è un luogo dalla natura incontaminata con i suoi olivi dal marchio DOP.

Toffia
Le antiche origini di Toffia affondano le radici nell’età del bronzo, come i borghi circostanti i primi scritti si attestano al X secolo quando la città era contesa tra l’Abbazia di Farfa ed il Ducato di Spoleto.
Negli anni a venire le famiglie nobili romane degli Orsini e dei Colonna si contesero il governo del territorio, fu in questo periodo che sorsero palazzi nobili Palazzo Orsini, oggi sede del Comune, e Palazzo Ruffetti del 400’. Altri bei palazzi caratterizzano l’architettura urbana: Casa Oddoni, Casa Orsini e Casa Cappuccini nel XIV secolo, il Palazzo Bufalini del 500’ e del 600’ Palazzo Palma.
Tra le architetture religiose la più antica è la chiesa di San Lorenzo, un’architettura particolare che racchiude più periodi storici la facciata ha lastre di epoca romana e altomedievale dalle figure geometriche e zoomorfe; venne edificata su un tempio preesistente pagano del dio Giano, la struttura come la vediamo oggi risale al XIII secolo con abside del XVII secolo.
Nel punto più alto di Toffia si trova Santa Maria Nova nell’antico Palazzo Castello dei Colonna. La chiesa riadatta le torri del castello per inserire il campanile e l’abside. All’interno vi sono dei dipinti della “Vergine con Bambino” una della scuola fiorentina del 400’ e una della scuola Carlo Maratta.

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