Per chi e’ interessato alla storia reatina dell’800 , si segnala la pubblicazione di Ileana Tozzi “Monsignor Paolo de Sanctis (1816-1907) Testimone del tempo” Tau 2017, che sulla base dei numerosi documenti inediti lasciati dal Vescovo, ne ricostruisce vita e opere che arricchiscono anche quanto dallo stesso pubblicato, importanti testimonianze di storia locale di un colto e attento studioso che il grande araldista e amico Crollalanza teneva in grande considerazione e stimolo’ anche nelle ricerche storico epigrafiche riguardanti le famiglie nobili reatine. Per completezza, oltre i sommari accenni, di mera informazione, sul collegio Sabino e sul Seminario di Rieti, va ricordata la pubblicazione dello storico principe di Rieti Angelo Sacchetti Sassetti “Le Scuole pubbliche in Rieti dal XIV al XIX secolo” Rieti, Trinchi 1902, che ovviamente si concentra sulle iniziative del Comune reatino con particolare riferimento al Collegio Reatino istituito nel 1698. Emerge dalla narrazione che pur essendo alta l’attenzione per l’insegnamento che vide come momento saliente la citata costituzione del Collegio, non vi fu nel tempo un livello soddisfacente in termini di continuita’ e gestione del corpo docente, raramente stabile e in primaria ricerca della migliore retribuzione sul mercato.
Tanto che fin dall’inizio si riteneva “per maggior comodo ed utile degli scolari d’unire al Seminario le scuole pubbliche“, a inizi 800 il Sacchetti afferma la decadenza del Collegio Sabino descrivendo una pressochè situazione di stallo nella gestione della scuola anche a causa di una infelice scelta di affidare l’insegnamento ai Padri Scolopi che non risposero alle aspettative in assenza di sufficienti insegnanti pur assicurando di provvedere agli impegni senza mai mantenerli. Il Sacchetti ricorda ottimi insegnanti, ma un’ inadeguatezza protratta nel tempo con supplenze del Seminario. E per concludere merita segnalare che il Sassetti dà una visione storica tutto sommato esente da influenze ideologiche dei tempi cruenti, anzi con penna benevola ricorda positivamente, per i contributi e la dedizione pedagogica, le figure del rettore Paolo de Sanctis e dell’ avv. Francesco Ceci, che pure vissero forti antagonismi. Del de Sanctis: “percorse splendidamente la carriera ecclesiastica. Compose varie operette storiche ed erudite tra le quali quelle piu’ volte citate in questo libro e le Notizie Storiche sopra il Tempio Cattedrale, il Capitolo, la serie dei Vescovo ed i vetusti monasteri di Rieti (Rieti, Trinchi, 1887). Oggi è arcivescovo di Sardica e negli ozi beati del Laterano passa la sua verde vecchiezza“. Del Ceci:”Oggi, il valoroso maestro de’ nostri padri, passa la sua vita tranquilla, tra le cure del foro e i dolci studi che mai non ha dimenticati, nella sua citta’ della quale è nobile vanto e decoro”.
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