Le Giornate FAI di Primavera alle Sorgenti di Santa Susanna ed a Salisano
Sabato 23 e domenica 24 Marzo si svolgerà il più partecipato evento nazionale del FAI – Fondo Ambiente Italiano: le Giornate FAI di Primavera.
Quest’anno il Gruppo FAI di Rieti ed il Gruppo FAI della Sabina desiderano porre l’attenzione su una delle risorse più preziose dell’area reatina e sabina: l’acqua.
La presenza dell’acqua è quanto mai centrale nel territorio, uno dei maggiori bacini idrografici d’Europa, ove le numerose sorgenti sono descritte sin dall’epoca romana. Il Gruppo di Rieti dedicherà le due giornate alla visita alle Sorgenti di Santa Susanna ed il Gruppo FAI della Sabina alla visita al paese di Salisano ed alla sua centrale idroelettrica.
Le Sorgenti di Santa Susanna sono ubicate nel Comune di Rivodutri, a soli 12 chilometri da Rieti, nelle vicinanze della Riserva Naturale Regionale dei Laghi Lungo e di Ripa Sottile. Il luogo è dichiarato monumento nazionale del 1977 per la sua bellezza paesaggistica e la valenza ambientale. Le sorgenti sono tra le più grandi d’Europa avendo una portata di oltre 5.500 litri al secondo. Quello che colpisce a prima vista è la magnifica trasparenza dell’acqua che permette di osservare la fauna ittica e la flora acquatica.
Le sorgenti sono state descritte in epoca romana da Cicerone e da Varrone e nel periodo medievale furono scelte da Pipino il Breve, padre di Carlo Magno, per costruire un mulino per produrre farina, mulino che nei secoli non ha mai cessato la sua funzione e che durante sabato 23 e domenica 24 potrà essere visitato. Dalle sorgenti parte un canale nel quale dal ‘900 è in funzione un noto allevamento di trote, anche questa attività verrà descritta dai giovani ciceroni del FAI.
Interessante osservare come durante questa visita verranno illustrati tre dei più importanti elementi della valle reatina: l’acqua, il frumento che sin da epoca romana ha visto qui il suo luogo d’elezione, ed infine la fauna ittica che viene declinata in deliziose ricette da noti ristoratori locali.
Il borgo di Salisano viene descritto come ubicato sulla “sommità di un monte di vivo scoglio”, luogo isolato e per questo suggestivo, per raggiungerlo bisogna percorrere la Strada Provinciale 46 Tancia salendo fino a 467 mt sul livello del mare. E’ un comune abitato da circa 500 persone che conserva ancora la tipologia del castrum medievale anche se al suo interno vi sono pregevoli costruzioni di epoche successive, di interesse il Museo con manufatti di epoche preistoriche e protostoriche.
Dal paese si raggiunge, percorrendo la Via Tancia, la Centrale Idroelettrica di Salisano, nella zona che si protende verso le Gole del Farfa, che prendono il nome dall’omonimo fiume.
La Centrale idroelettrica è realizzata sottoterra, all’esterno si nota solo una palazzina in stile razionalista. L’acquedotto del Peschiera, che parte dalla sorgente sotterranea nei pressi di Castel Sant’Angelo a 26 chilometri di distanza, si congiunge qui con quello delle Capore. Dal turbinio di queste due condotte forzate si produce energia elettrica ed allo stesso tempo si fornisce circa l’80% dell’acqua potabile che si beve a Roma. Da Salisano partono le condutture che corrono sulle opposte sponde del Tevere. Fino a raggiungere la Capitale.
Un elemento naturale, quale quello dell’acqua, di cui il territorio è ricco, è strategico attraverso l’acquedotto in due settori: quello energetico e quello alimentare e sanitario.
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