Le fronde e le acque si tingono di rosa: L’aurora boreale sul Terminillo e Lago del Salto
A cura di Claudia Cattani

Venerdì 10 maggio 2024 sulla cima del Terminillo e lungo le sponde del Lago del Salto si è potuto assistere ad uno spettacolo mozzafiato “l’aurora boreale”.

Tutti gli sguardi rivolti al cielo per osservare questo fenomeno inaspettato ed inusuale per la sabina. 

L’aurora polare si manifesta come uno spettacolo luminoso nel cielo noto per le sue molteplici colorazioni e se manifestata nell’emisfero nord prende il nome boreale se invece si manifesta nell’emisfero sud australe.

Nell’antichità questo evento veniva chiamato con molteplici nomi tra i quali “Luci del Nord” fu Galileo Galilei il primo a chiamarla Aurora borealis in onore della dea dell’alba romana Aurora ed il dio del vento Borea.

L’arrivo dell’ aurora boreale in sabina è stato causato dalla più intensa tempesta geomagnetica sulla Terra degli ultimi 20 anni. Il sole alterna cicli di 11 anni di massima e minima attività, in questo momento ci troviamo in un periodo di massima per questo motivo le aurore sono più frequenti e possono interessare aree a latitudine più bassa.

Alcuni studiosi sostengono si tratti di Sar o del Steve, fenomeni che avvengono nel primo caso archi di luce rossa durante le tempeste geomagnetiche e il secondo un fascio di luce viola. 

Indipendentemente da quali siano state le motivazioni che hanno colorato il cielo, lo spettacolo ha meravigliato e stupito gli osservatori sabini.

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