Nell’esaminare i confini storici della Sabina, a geografia variabile, sono venuti in evidenza i borghi con l’aggettivo “sabino”, ma tutti i borghi della Provincia costituiscono un patrimonio culturale e paesaggistico che merita ogni considerazione. Su questo argomento sono da riferire alcune notizie recenti pertinenti alla riflessione.
Un’indagine Censis, promossa dalla Fondazione Varrone (Rilancio del territorio reatino al tempo del Covid19), registra un dato ritenuto sorprendente “In quasi il 15% delle famiglie reatine c’è stato almeno un membro che è tornato…più di 10.000 persone”.
Il Vescovo di Rieti, nel Discorso alla città 2021, ha analizzato questo fenomeno dei “ritornanti” come una tendenza che va vista sotto due profili, in via piú generale come possibilità di sviluppo collegato ad adeguati interventi della politica (fondi Pnrr) sul territorio, sotto un’altra visuale si rivolge uno sguardo ai piccoli centri che “diventino laboratori di una nuova società con le stesse opportunità di una città in termini di salute, mobilità e cultura” bloccando così l’eventuale contro-esodo.
In una direzione quindi va la visione progettuale allargata ripresa anche recentemente dal vice sindaco di Rieti Daniele Sinibaldi che, elencando le varie sfide, in termini di mobilità (Salaria, ferrovie), ambiente e anche “capacità di immaginare un territorio che va oltre i confini dei tracciati dalla cartografia, aggiunge che “bisogna iniziare a parlare non di Rieti centro di Italia, ma di centro Italia, di un’area che riguarda Rieti, Terni, L’Aquila, Ascoli Piceno”. Non si puo’ non osservare che siamo tornati ai confini pieni della Sabina Vetus! Ma tornando all’oggi, non si devono intendere come direzioni incompatibili, in quanto gli antichi mirabili borghi possono e devono rimanere comunque riferimento stabile e vivo della nostra identità. Interesse e apprezzamento ha riscosso poi in questi mesi la pubblicazione “Sabina magica il Borgo di Castelnuovo di Farfa”ed Funambolo2021, che l’autore Giuseppe Manzo va presentando nei vari borghi sabini, nell’introduzione citando Stefano Boeri “ via dalla città, nei borghi storici c’è il nostro futuro”, lancia “un importante messaggio per le piccole comunità, come quelle dei paesi reatini: riconciliarsi, riprendere i buoni rapporti tra le persone che è forse una delle leve per risolvere i problemi della vita quotidiana”. Potrà così sostanziarsi l’esortazione di S.Paolo, citata dal Vescovo Domenico nel Discorso alla Città “La vostra amabilita’ sia conosciuta da tutti gli uomini” l’amabilita’ “parte di quella rivoluzione gentile che è capace di creare convivenza sana che vince l’ incomprensione e previene il conflitti (Fratelli tutti,224)” (v.rivista diocesana Frontiera nn.44 e 45).

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