Il ver sacrum passando per Accumoli Parte 2
A cura di Maurizio Marchetti

Facendo sosta ideale ad Accumoli si ha l’occasione per alcune osservazioni di interesse, anche con le ponderose “Memorie storiche” dello studioso locale, nonché famoso uomo di scienza Augusto Cappello che nei suoi tre volumi ha trattato sotto ogni aspetto il territorio.

Accumoli verosimilmente fu Sabina dall’origine, per la vicinanza con Norcia ritenuta una delle città più antiche della penisola che mantenne connotazione Sabina per essere stata riferimento della famiglia dei Flavi. A Norcia nacque Vespasia Polla madre di Vespasiano che fu molto legato a quel territorio. Il futuro imperatore nacque a Falacrine che, secondo Svetonio, era il penultimo vico Sabino compreso nel municipio reatino da cui distava 30 miglia, mentre 9 miglia distava dall’ultimo vico Sabino Badies presso cui nei primi dell’anno mille sorse Accumoli. Anche il dirimpettaio paese di Arquata si suppone fondato dai Sabini. Nel primo secolo d.c. la località e tutta l’area della Valle del Tronto apparteneva infatti alla famiglia imperiale di Vespasiano.

Particolare della “Carta della Campagna di Roma, Sabina, Patrimonio di S. Pietro, Umbria,Orvietano e Marca di Fermo, colli confini della Provincie di Abruzzo…” del Sandi fine 700
Un pò di attualità.

Sul sito istituzionale Accumuli risulta l’unico comune del Lazio confinante con le Marche; confina con Arquata del Tronto, che a sua volta è l’unico comune delle Marche a confinare con il Lazio. Accumoli, insieme ad Arquata è uno dei due Comuni italiani che confinano con tre regioni: Accumoli con Abruzzo, Marche e Umbria, Arquata con Lazio Umbria e Abruzzo. Arquata poi è l’unico Comune d’Europa tra due Parchi (dei Monti Sibillini e del Gran Sasso e Monti della Laga).

Stranezze, bizzarrie, “accidenti della storia che inficiano la geografia” (A. Marcarini, Atlante inutile del mondo, Hoepli 2021), ma quanta storia ha scritto tutto ciò e quanto ancora da scoprire e verificare.

 

Donna Barbuta di Accumoli di J. Ribera Fundacion di Medinaceli Toledo, Copia al Prado Madrid
Ad Accumoli un’ultima notizia di “area”, riguarda la c.d. Donna Barbuta che il pittore Rivera dipinse e dato’ 1631, considerato per il soggetto uno dei dipinti piu “insoliti” nella pittura europea del seicento, su commissione del Viceré di Napoli. Si è molto scritto sul quadro, ma per quanto di più stretto corrente interesse rimarchiamo, oltre e doverosamente il gran rispetto del pittore e l’immaginabile inclusività del gruppo sociale, l’iscrizione in carattere latini su due blocchi di marmo su cui poggiano oggetti caratterizzanti la femminilità della donna ritratta. Veniamo così a conoscenza della storia dei soggetti raffigurati “della città di Accumoli presso i Sanniti, dell’Abruzzo del Regno di Napoli”. Per la cronaca lei si chiama Maddalena Ventura che ha dato tre figli al marito Felice de Amici.
Accumoli di cui abbiamo esposta la risalente sabinità, tale rimane quindi anche nel Regno di Napoli alla data del 1631, per autorevole riconoscimento vicereale, essendo i Sanniti ritenuti sabini.
Altri contenuti da Cultura / I territori della Sabina