I Mareri
Famiglia di origine carolingia, dominò la contea di Rieti fino al 1140 e l’intero Cicolano, nell ‘ampio territorio di Ascrea, intorno al lago del Salto diventando contea dei Mareri per quattro secoli. Ne testimoniano numerosi castelli tra cui Roccasinibalda ceduta ai Cesarini e Petrella Salto ai Colonna e famosa per il delitto Cenci.
A quell ‘epoca il territorio era un covo di briganti, pronti a depredare gli sfortunati viaggiatori che da Rieti si spingevano fino al regno di Napoli, percorrendo la Valle del Turano; il tutto con la protezione dei confinanti Mareri. A tal punto che nel pontificato di Paolo V, Muzio Mareri venne condannato a morte, fu sequestrato il territorio e vennero varate , nel 1685, una serie di norme che regolavano i rapporti tra comunità e signori feudali.
Fin dal secolo XV, la famiglia Mareri si imparento con le maggiori nobili famiglie romane ed infine si estinse nei Vincenti che ne aggiunsero il nome cosi da costituire il casato Vincenti Mareri.
I Vincenti Mareri
In continua lotta con i Vincentini ed i Vecchiarelli, da cui discendono tutti da un Vecchiarellus nel XII secolo, riuscirono ad affermare il loro dominio di condottieri, gonfalonieri e priori intorno al 1570.
Il Conte Giacinto nel 1838 ottenne il patriziato romano ed il figlio, conte Ippolito (1838-80) sposo della contessa Giulia Cenci Bolognetti, si fece promotore di importanti opere benefiche a Rieti, dal Teatro Flavio Vespasiano all ‘Ospizio per Convalescenti.
Tra i più noti membri della famiglia, si ricordano la Santa Filippa Mareri (1190 – 1236), prima Santa del secondo ordine francescano delle Clarisse, Patrona del Cicolano e fondatrice dell’attuale Monastero a Borgo San Pietro.
Il Cardinale Ippolito Antonio Vincenti Mareri (1738-1811), Nunzio a Madrid nel 1785. Durante l’occupazione francese fu deportato a Parigi il 2 gennaio 1810.Fu tra i cardinali favorevoli alle seconde nozze di Napoleone con Maria Luisa d’Asburgo -Lorena (molti altri cardinali si erano opposti perché Napoleone era ancora scomunicato) partecipando alla cerimonia nuziale. Mori a Parigi e fu sepolto al Pantheon dove oggi ancora si trova la sua sepoltura mentre le spoglie si trovano nella tomba di famiglia nella cappella Santa Caterina nel Duomo di Rieti.
La famiglia è iscritta nel Libro d’Oro della Nobiltà Italiana coi titoli di conte, nobile romano e patrizio di Rieti.
Il Palazzo Vincenti Mareri, in via Garibaldi 264-278 è la residenza storica della famiglia e si trova di fronte al Teatro Flavio Vespasiano. Fu realizzato dall’ arch. Giuseppe Valadier nei primi dell’ 800.
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