Nella legge d’adozione dello stemma si legge poi che “La scelta trae origine da una antichissima tradizione che narra di popolazioni Sabine che nell’attraversare l’appennino chiamate al ver sacrum portarono con sé un totem, un uccello sacro: il picchio”.

Si sono così aperte agli studiosi, nei vari campi, interessanti prospettive di ricerca circa le relazioni tra Piceni, Sanniti e l’Europa. Ma il Guerriero di Capestrano, forse Principe dell’intera Confederazione Sabina che raggruppava la maggior parte dei popoli dell’Italia Centrale (V.D’Ercole “archeologia in Abruzzo”1998), vale bene un capitolo a parte.

Il marmo mischio o persichino di Cottanello, antica pietra cara a Bernini
Figura 1 - Epigrafe CamardaEstratto fino all’ultimo quarto del XX secolo dalle cave del monte Lacerone, il marmo di Cottanello è in verità una...
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Figura 1 - Quinto Sertorio e la coda di cavallo, Gerard van Kuijl,1638, Gorcums Museum, Gorinchem, OlandaNon è la storia in sé, ma la sua...
Il respiro del borgo e i cammini in Sabina
Figura 1 - "IL LIBRO DEL PELLEGRINO", Giovanni Joergensen, Cassa di Risparmio Rieti Editrice il Velino, 1982Puntualmente ogni estate i borghi si...