Gli spazi della psicologia nello sport
A cura di Luciano Pistolesi

Non c’è dubbio che lo sviluppo della psicologia nel nostro paese ha seguito delle strade particolari, con notevoli differenze da molti altri paesi coi quali abbiamo in comune invece un particolare sviluppo scientifico

Ea tutti noto che per ragioni ideologiche e per certi aspetti anche culturali e politici la psicologia si è affermata qui da noi in ritardo. Essa ha però avuto, come succede sempre nelle situazioni conflittuali, dei pionieri di grandissimo valore, ed ha, in questi ultimi decenni, percorso un rapidissimo cammino per compensare in qualche modo il terreno perduto

Se questo è avvenuto per la psicologia in generale, è in modo pressoché identico avvenuto per la psicologia dello sport che fra l’altro essendo legata alle più avanzate e fondamentali prospettive della psicologia moderna, quelle della psicologia dinamica e della psicologia clinica dell’età evolutiva, ha subito le sorti di queste due discipline

Perciò c’è stata qui da noi nella psicologia dello sport per lungo tempo una interessante, coraggiosa, ma limitata azione pionieristica e d’altro canto una relativa domanda

Poi all’improvviso, o quasi, col grande sviluppo della psicologia applicata, oltrechè di quella scientifica, c’è stata un’enorme richiesta in tutto il settore sportivo sia a livello dilettantistico che a livello professionale, sia a livello societario che a livello individuale, sia a livello di gruppi che di federazioni e di atleti, di un contributo della psicologia dello sport

A queste richieste sono state date risposte le più varie, talvolta anche interessanti e puntuali, spesso approssimative, e asistematiche, comunque un largo settore dello sport ha cercato e cerca incontri col vasto campo della psicologia scientifica e applicata. Si è arrivati anche ad iniziative legislative alcune di grande interesse, tuttora presenti in parlamento, ad opera di varie forze politiche per un differente inquadramento delle attività sportive anche in rapporto ai loro aspetti psicologici

Si è infine arrivati anche ad una legislazione regionale di estremo interesse che prevede obbligatoriamente un’indagine anche psicologica per tutti i giovani che vengono avviati ad attività sportive

Ma con questo proliferare di iniziative legate ad un’ampia domanda ed ad un’ampia offerta venivano ad essere sempre più necessarie azioni di coordinamento, di promozione, di formazione e di ricerca scientifica applicata allo sport fatte in modo sistematico

Al di la di esperienze locali pure interessanti era necessario che a livello centrale una struttura che avesse compiti di promozione, coordinamento, formazione e di ricerca prendesse in mano anche questo settore

In verità da tempo in collaborazione con alcuni settori dell’Università si era già avviata tra il Coni ed alcuni istituti di psicologia e tra il Coni ed alcune cattedre specifiche, un’azione di collaborazione, nella ricerca scientifica ed applicata, di un certo interesse. Il Coni si è tra l’altro fatto promotore in questi ultimi tempi di un’interessante esperienza in collaborazione con alcune cattedre dell’Istituto di psicologia di Roma e con la Regione Lazio: quella del primo corso per esperti di psicologia dello sport

Sulla base di queste esperienze, sempre con la consulenza di alcuni titolari di cattedre specifiche di psicologia, il Coni ha approntato e sta sviluppando il centro di psicologia applicata e di intervento nello sport. Rimane un’azione fondamentale da svolgere: quella di un coordinamento a livello tecnico-scientifico per una ricerca applicata allo sport che affronti vari settori di questa ricerca scientifica e in cui ci sia uno spazio specifico per la psicologia.

Ed è quello che il Coni ha fatto creando un Comitato tecnico scientifico per la ricerca applicata allo sport e con l’inserimento in esso nelle aree di ricerca scientifica oltreché di settori tecnicometodologico, biomedico, biomeccanico e tecnologico, di uno specifico settore psicologico con riferimenti sostanziali a tutto l’arco della psicologia scientifica con i suoi riflessi pedagogici e sociali. Un settore cioè psicologico ma anche legato ad un ampio raggio di sperimentazioni sugli aspetti della psicologia dell’età evolutiva e della socializzazione psicologica

Come si vede un campo di straordinario interesse ed attualità sia per quelli che sono gli attuali approdi delle esperienze psicologiche nello sport, sia per lo stato di sviluppo della ricerca scientifica specie in psicologia clinica

L’attualità delle ricerche sul gioco e sui rapporti fra gioco e socializzazione, comportamento ed equilibrio psichico, lo studio dei rapporti fra gioco e sport attraverso nuove prospettive della psicologia dinamica, sull’evoluzione e sul controllo degli istinti, lo studio dei problemi dell’apprendimento motorio e del controllo dei movimenti, danno da soli, il senso dell’estremo interesse di questi settori di ricerca.

Oggi il gioco è diventato un elemento di fondo nella ricerca sui problemi dello sviluppo e della socializzazione. Oggi la psicologia scientifica ha permesso di rivedere a fondo alla luce delle nuove teorie di psicologia dinamica i rapporti fra educazione fisica ed agonismo facendo cadere delle strette barriere esistenti in questo settore. Oggi la psicologia scientifica sulla scia appunto delle ricerche dei rapporti fra gioco, dinamica degli istinti e socializzazione, ha permesso di riconsiderare i problemi dello sport come problemi non riguardanti qualcosa di importante, ma di collaterale per uno sviluppo armonico della personalità e per un suo equilibrio, ma qualcosa di fondamentale, di centrale e determinante.

Basta pensare ad esempio come nell’ampio settore della psicologia clinica, dei centri medico- psico pedagogici, sia divenuto determinante studiare e utilizzare i livelli di socializzazione attraverso lo sport e tutte le sue esperienze per una armonica evoluzione dell’individuo nel gruppo anche nel quadro della lotta contro l’istituzionalizzazione e per la prevenzione e le terapie delle varie forme di disadattamento nei giovani e non solo nei giovani

Come avevano capito con le intuizioni per la loro cultura straordinarie alcuni millenni fa i primi cultori di quelle che chiamiamo le attività olimpiche, lo sport è lo strumento di socializzazione, di equilibrio e di formazione con valori fondamentali e con importanza centrale

La psicologia scientifica ripeto sta portando un contributo decisivo a questo discorso, ma perché esso non si vanifichi, ma perché esso non diventi qualcosa di superficiale, di formale, di sociologico con relative reazioni di rigetto e di svalutazione, occorre una solida organizzazione e strutturata azione di ricerca scientifica applicata nell’ampio settore dell’esperienza sportiva.

Solo il Coni è in condizioni di promuovere ad alto livello organicamente una ricerca di questo tipo con opportuni collegamenti a strutture universitarie e di ricerca scientifica italiane e straniere con opportuni protocolli di lavoro, ricerche programmate, verifiche sul campo

lo penso che si inizia così un nuovo modo di affrontare fondamentali problemi non solo per lo sport italiano ma per il ruolo che questo sport ha secondo lo sviluppo della ricerca scientifica per i più grandi problemi della socializzazione degli individui e dei gruppi

Altri contenuti da Sport

Iscriviti alla Newsletter

La tua iscrizione non può essere convalidata.
La tua iscrizione è avvenuta correttamente.
Abbonati alla nostra newsletter mensile e resta aggiornato su tutte le nostre attività.

Amici di Rieti

Alla scoperta delle bellezze del reatino
Copyright © 2025 www. amicidirieti.it - Tutti i diritti sono riservati - La riproduzione è vietata.

Sito web realizzato da Creabit