Giovanni Marconicchio parte 1
A cura di Paolo Lancia
Un personaggio reatino non sempre ricordato nella dovuta maniera è Giovanni Marconicchio. Aquilano di nascita ma vissuto a Rieti sin dall’infanzia, Giovanni Marconicchio ha uno spiccato senso della melodia, nella quale affiora ora il suggestivo folklore nostrano, ora la linea aristocratica della romanza.
Nato il 2 ottobre 1910, iniziò a scrivere musica appena sedicenne. La sua produzione comprende oltre cento brani musicali, fra canzoni in vernacolo e lingua, molte delle quali scritte in collaborazione con Pier Luigi Mariani. A queste vanno aggiunte tre fiabe musicali : “Fior di cielo”, “Tre sorelline brave ma sciocchine” e “Quattro scarpe rotte e un soldo”, completata nel 1931.
Giovanni Marconicchio si è spento a Rieti il 13 novembre 1997. Durante le esequie una folla numerosissima ha voluto rendere l’estremo omaggio all’amico, al conoscente, ad uno dei più illustri e celebri musicisti del capoluogo sabino.
Era un giornalista vecchio stile, Giovanni Marconicchio, di quelli che prima di fare una recensione, andavano a vedersi lo spettacolo. Era però anche polistrumentista, compositore, appassionato di lirica.
La sua notorietà è fortemente legata a Pier Luigi Mariani, noto commediografo vernacolare reatino: potremmo definirli il Poeta (Mariani) ed il Cantore (Marconicchio).
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