Frasso Sabino, Poggio San Lorenzo, Torricella in Sabina, Monteleone
A cura di Claudia Cattani

Frasso Sabino

Frasso Sabino ha origini molto antiche, il primo documento attestante la sua esistenza e’ datato 955 sul “Regestrum Farfense” come donazione all’abbazia di Farfa. Sul nome del borgo vi sono 3 differenti ipotesi: la prima che il nome derivi dai “frassini” che circondavano il paese ad oggi non piu’ presenti; la seconda che fosse un posto di guardia dal latino “Fraxum”; l’ultima riguarda il fragoroso rumore sui sassi del fiume che nasce da lì, il Farfa. In questo luogo si sono avvicendate storie di importanti famiglie dell’aristocrazia italiana i Brancaleoni ed i Cesarini ed a seguire lo Stato Pontificio.

Tra le stradine medievali svetta il castello Sforza Cesarini, della cui torre sembra risalire al XIV o XV secolo e che ospita la manifestazione concertistica di “Frasso in Musica”.

Ad appurare l’antichita’ di questo luogo 3 tombe di epoca romana chiamate “i Torracci” di particolare interesse La grotta dei Massacci una tomba del II secolo situata all’interno di un casale del Settecento.

Da Rieti proseguire verso Roma sulla Strada statale 4 Via Salaria e proseguire sulla breve diramazione della strada provinciale n. 42 “Mirtense”.

Poggio San Lorenzo

Salendo un’alta collina si raggiunge il borgo medievale di Poggio San Lorenzo dal quale si puo’ ammirare un bellissimo paesaggio sulle campagne ed uliveti. La sua fondazione risale al XII secolo da parte degli abitanti di Capofarfa. Fino al XVIII secolo fu feudo dell’Abbazia di Farfa sebbene fosse poi governata dalle potenti famiglie degli abati. Tra i luoghi da non perdere la parrocchiale di San Lorenzo risalente al ‘500 e poi ricostruita sul finire del ‘700 al suo interno sono custoditi dipinti dell’epoca, il borgo e’ circondato dalle rovine delle mura romane del castrum romano. Tra le vie del centro è possibile visitare il Frantoio Oleario con più di quattro secoli di storia ad oggi museo.

Torricella in Sabina

Torricella in Sabina sorge sul percorso dell’antica Salaria sul quale e’ possibile trovare il Ponte Sambuco conservato nei secoli, l’antica pavimentazione romana in località Carnevale, una colonna miliaria ed alcune rovine. Il borgo sembra risalire all’XI secolo come feudo dell’Abbazia di Farfa per poi divenire di proprieta’ dei Cesarini ed a seguire del ramo degli Sforza Cesarini che ne abitarono la torre ed il palazzo fino all’’800.All’interno della torre medievale dal quale dovrebbe risalire il nome al paese si trova la chiesa del patrono San Giovanni Battista con il suo meraviglioso rosone in pietra ed i suoi affreschi. Uscendo dall’abitato troviamo l’antica chiesa romanica Santa Maria delle Grazie di cui si hanno notizie a partire dal 956 d.c.. Un luogo suggestivo da cui godere di una vista panoramica mozzafiato e’ la Rocca di Ornaro Alto risalente agli anni mille. Nella frazione di Oliveto di particolare interesse il Palazzo Parisi, la chiesa del Santissimo Salvatore risalente al ‘500 ma totalmente ricostruita negli anni 20’ e la chiesa rupestre di Santa Prassede che conserva gli affreschi di Santa Barbara e di Santa Prassede patrona di Oliveto. 

Da Rieti proseguire verso Roma sulla  Strada statale 4 Via Salaria, in località Ponte Buida, poco prima di Osteria Nuova prendere  la strada provinciale n. 43 “Salaria vecchia”.

Monteleone

Il paese altomedievale sorge sul territorio dove un tempo si trovava l’antica città sabina di Trebula Mutuesca, un luogo di importanti ritrovamenti di reperti. L’origine del suo nome e’ incerta e vi sono tre ipotesi: la prima che vede il leone come simbolo dell’antica citta’ di Trebula Mutuesca su cui sorge il paese: la seconda che derivasse dal nome dei Brancaleoni di Romania che dominarono il paese tra il 1344 fino alla meta’ del secolo successivo.In ultima istanza riguarda la somiglianza della fisionomia geografica della collina (monte) con il dorso di un leone intento a perseguire la preda. Questo luogo e’ ricco di storia con il sito archeologico di Trebula Mutuesca e di leggende tra cui quella della Santa Vittoria ed il drago che risalirebbe al luogo in cui sorge la chiesa di Santa Vittoria.

Da Rieti proseguire verso Roma sulla Strada statale 4 Via Salaria, in località Ponte Buida poco prima di Osteria Nuova prendere la strada provinciale n. 43 “Salaria vecchia”.

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