Castel di Tora è un borgo che affascina con le sue sembianze di una piccola Svizzera e il suo affaccio sul lago simile ad un bellissimo cantone, queste le impressioni di Good Trekking che consiglia la meta ai suoi numerosi lettori attraverso un viaggio nella storia e le peculiarità gastronomiche che lo contraddistinguono.
L’immagine poetica nell’articolo raffigura il luogo come un quadro su tela delicata che porta ad innamorarsi sempre più ed attraversare i secoli di storia che ora lo portano ad essere rappresentato come lo vediamo noi oggi circondato dal lago artificiale del Turano.
I piatti tipici della tradizione fanno poi venire l’acquolina in bocca, il polentone della prima domenica di Quaresima, con una cottura di altri tempi nel calderone condito con baccalà, aringhe, tonno e alici e gli strigliozzi (maccheroni fatti a mano) da mangiare alla fine di settembre, che fanno sentire a casa come i piatti della nonna. Un oasi che incanta.
Altri contenuti da I Borghi
Estate nei borghi: alla ricerca dei laghi reatini
Negli ultimi anni, molte persone stanno scegliendo i laghi del territorio reatino come meta estiva, rispetto al classico fine settimana al mare. Una scelta che fa vivere il relax tipico delle acque dolci e il fascino dei borghi circostanti. Il Lago del Salto è molto...
“Nel locale, l’universale”: il Museo dell’Olio di Castelnuovo di Farfa tra arte e identità
Gregorio Maria Mattei: “Il nostro museo? Un ponte tra territorio e mondo”Il Museo dell’Olio di Castelnuovo di Farfa, immerso nel cuore della Sabina reatina, è molto più di uno spazio espositivo dedicato all’olio: è un crocevia di arte contemporanea. Ne abbiamo parlato...
Fara Sabina e Farfa: il teatro unisce i popoli
La XXV edizione del Festival laboratorio interculturale di pratiche teatrali, il FLIPT curato dal Teatro Potlach, sta affascinando cittadini e turisti a Fara Sabina. Dal 12 giugno, artisti provenienti da 18 paesi stanno animando la cittadina con laboratori, spettacoli...