Architettura di Rieti tra giardini all’italiana, mura medievali e sotterranei
A cura di Emanuela Varano

Rieti e’ una città ricca di bellezze tutte da scoprire, dalle antiche origini risalenti all’Età del ferro alle bellezze naturali.

Un luogo nel quale la storia si intreccia con la leggenda, dall’Ombelicus Italiae, fulcro delle origini italiche e centro d’Italia, all’antico nome di Rieti “Reate” derivante da Rea madre di Crono e tutti gli Dei o Rea Silvia madre di Romolo e Remo.

Uno dei luoghi piu’ suggestivi della città sono i Giardini del Vignola, un giardino pensile all’italiana con una vista mozzafiato. Questo spazio appartiene a Palazzo Vincentini, il sito della Prefettura detto anche Palazzo del Governo o Casa Poiana. Il nome di questo luogo e’ al centro di una diatriba, poiché si attribuisce la progettazione del palazzo a Jacopo Barozzi, detto il Vignola, ma vi e’ dubbio sull’attribuzione del giardino a Gian Domenico Bianchi.

Attraversando le vie del centro si giunge a via Roma, antico viadotto romano del III secolo, costruito al di sopra delle case gentilizie per sopraelevare la Salaria per via delle inondazioni del fiume Velino. Qui possiamo percepire il legame tra Roma e Rieti ed alla Leggenda del Ratto delle Sabine.

Osservando la città con occhio attento e’ possibile notare un continuum architettonico frutto delle modifiche ed abbellimenti dei palazzi in periodo medievale e rinascimentale. 

Un periodo che ha segnato l’aspetto culturale ed artistico della città e’ il medioevo nell’alternanza tra Svevi, il papato e gli ordini religiosi. Oggi ne sono testimonianza la cattedrale di Santa Maria Assunta XII secolo e la chiesa di San Domenico XIII secolo.

Il Palazzo Papale oggi anche chiamato Palazzo Vescovile con la sua facciata romana mostra questo periodo attraverso le sue volte a crociera del porticato.

Ma l’immagine più impattante del medioevo sono le porte della città e le mura fortificate che la avvolgono Porta d’Arci, Porta Cintia, Porta Conca, Porta Romana e Porta San Giovanni.

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